Il riscaldamento a pavimento nelle nostre case: funzione, risparmio energetico, pregi e difetti e impianti.

Solitamente quando si parla di riscaldamento a pavimento molte persone storcono il naso, pensando che si tratti di una tecnologia obsoleta, che provoca sprechi, disconfort ambientale nonché danni alla salute.

In realtà tutti i preconcetti su questo tipo di sistema derivano dal fatto che effettivamente gli impianti realizzati fino ad una decina d’anni fa, ed in particolar modo quelli degli anni cinquanta ancora presenti in molti condomini di città, creavano all’utente finale e continuano a creare, ove ancora installati, tutta una serie di inconvenienti non trascurabili, tra cui un’eccessiva temperatura e problemi di circolazione alle gambe, senza trascurare il fatto che si trattava di impianti piuttosto fastidiosi perché rumorosi.

Oggi invece lo sviluppo delle moderne tecnologie permette senza dubbio di affermare che, anche nell’ottica del risparmio energetico, si tratta nella maggior parte dei casi, come tipologia di riscaldamento, della scelta migliore che si possa fare sotto tutti i punti di vista.
In commercio esistono svariate soluzioni impiantistiche di questo tipo, che permettono la massima flessibilità adattandosi ad ogni tipo di locale e di edificio ed a qualunque esigenza costruttiva particolare; anche  per questo motivo si tratta di una soluzione adatta sia in ambito civile che in quello commerciale o industriale.

I vantaggi di un riscaldamento rispetto ad uno di tipo convenzionale realizzato con normali radiatori a parete sono svariati. Innanzitutto il benessere termico degli ambienti in cui è installato un riscaldamento a pavimento è sicuramente maggiore, ovvero migliore è la sensazione di confort che si percepisce all’interno di un locale. Grazie alla particolare collocazione dei pannelli radianti e alla cessione di calore per questi emettono per irraggiamento si genera una stratificazione delle temperature che assume una particolare distribuzione in funzione dell’altezza, con zone leggermente più calde a pavimento e leggermente più fredde a soffitto e che si avvicina maggiormente a quella che dovrebbe essere la curva ideale delle temperature all’interno di un ambiente perché questo garantisca un perfetta sensazione di confort. La distribuzione del calore è uniforme, non vi sono zone fredde all’interno di un appartamento ed è piacevole camminare anche a piedi nudi anche perché il pavimento non trasmetterà mai la sensazione di essere troppo caldo. Inoltre bisogna considerare che in normali condizioni di esercizio con un impianto a pavimento si raggiunge la condizione di benessere ambientale con una temperatura media inferiore di circa 1°C rispetto a quella che si ha con un impianto tradizionale: dunque, a parità di comfort, si può ottenere un bel risparmio energetico. In realtà il risparmio maggiore è dato proprio dal tipo di impianto che consente di lavorare a temperature molto più basse di quelle solite e che prevede la posa su appositi pannelli isolanti sagomati che limitano anch’essi gli sprechi.

Esiste poi un indubbio vantaggio estetico, che rende questo tipo di tecnologia particolarmente adatta in ambienti quali possono essere chiese, musei o saloni antichi dove la presenza di vincoli architettonici dati dalle unità radianti comporterebbe un grosso problema. Anche nei locali d’abitazione comunque poter avere a disposizione tutte le pareti senza alcun ingombro, soprattutto oggi che gli spazi sono sempre più limitati, non è assolutamente un pregio da sottovalutare. Inoltre anche le condizioni igieniche e di umidità ambientale migliorano poiché a pavimento non si corre alcun rischio di formazione di zone umide e dunque non si verificano le condizioni per la proliferazione di acari e batteri per cui non compaiono muffe sulle pareti, gli intonaci non si degradano e non si formano sui muri quelle antiestetiche macchie scure che dopo un po’ di tempo compaiono dietro i caloriferi. Contrariamente a quanto si pensi anche le piante d’appartamento traggono giovamento da un impianto di questo tipo, anche perché l’acqua che circola nelle tubazioni lo fa a bassa temperatura e si evita quella fastidiosa sensazione di “secchezza” che anche a loro nuoce. Infine i pannelli radianti a pavimento di nuova generazione permettono anche di funzionare per il raffrescamento estivo per cui non è più necessario installare split ed unità esterna per il condizionamento ma tutto è gestito da un unico impianto, peraltro nascosto alla vista.

Un sistema di riscaldamento a pavimento realizzato a regola d’arte sicuramente comporta una spesa iniziale maggiore rispetto ad uno convenzionale (quantificabile circa nel 20% in più per interventi su edifici di nuova realizzazione ed in un 50% in più se si tratta di ristrutturazioni), dato che la posa e l’installazione sono indubbiamente operazioni più complesse e lunghe di quelle tradizionali; tuttavia con il tempo i maggiori costi di realizzazione vengono compensati dall’economia di esercizio che garantisce una consistente riduzione dei consumi.

Le uniche limitazioni sono date dal fatto che se un giorno si volesse cambiare la distribuzione dei locali all’interno di un alloggio realizzato con un impianto a pannelli radianti, essendo le serpentine di quest’ultimo posate e dimensionate ambiente per ambiente, sarebbe necessario rimettere mano a tutto l’impianto; inoltre è necessario fare molta attenzione con i pavimenti in parquet, che non in tutte le essenze sono adeguati a tale tipo di sistema e che comunque necessitano di particolari accorgimenti per evitare dilatazioni o movimenti indesiderati dei listelli in legno.

Immagini tratte da www.idroclimatrento.it, www.merzmauro.it e www.aluclima.it

Sara Raggi

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