Il pavimento in monocottura: pregi e difetti di questo tipo di ceramica, manutenzione, pulizia, abinamenti, stili, colorazioni.

Le ceramiche si distinguono principalmente in tre categorie, a seconda del processo utilizzato per produrle e della loro finitura superficiale, ovvero:


-Ceramiche prive di rivestimento superficiale che vengono sottoposte ad un unico processo di cottura (rientrano in questo gruppo il cotto, il gres porcellanato e quello rosso e il klinker non smaltato);
-Ceramiche che presentano un rivestimento superficiale e che subiscono due cotture, la prima del solo supporto e la seconda anche per il rivestimento (appartengono a questa categoria il clinker smaltato, la maiolica, il cotto forte  e la terraglia a pasta bianca);
-Ceramiche monocottura e quelle prodotte con la tecnologia Firestream (le cosiddette piastrelle Enduro per le quali la smaltatura avviene su supporto incandescente).


La monocottura è dunque una ceramica smaltata, la cui denominazione deriva dal fatto che in fase di produzione le piastrelle, costituite da un supporto ed un rivestimento superficiale, subiscono un unico passaggio di cottura ad altissima temperatura (circa 2000 °C) ottenendo un risultato di ottima qualità, che esalta in maniera particolare i colori e le decorazioni; la finitura viene perciò stesa direttamente sul supporto crudo.


Le piastrelle ceramiche monocottura hanno scarsa porosità, sono piuttosto dure e sono caratterizzate da un’elevata resistenza poiché il particolare processo di cottura porta ad avere una perfetta aderenza dello smalto, fondamentale per la durabilità e la protezione del pavimento. Per questi motivi sono un materiale particolarmente indicato per le pavimentazioni di “ambienti difficili”, quali possono essere la cucina e il bagno, più ad alto rischio di macchie e sporco e soprattutto caratterizzati dalla presenza di un alto tasso di calore e di umidità.


È possibile distingue poi ulteriormente tra monocottura “chiara” e “rossa”, con caratteristiche meccaniche superiori all’altra, in base alla colorazione del supporto e dunque alla sua composizione chimica.
Esiste infine un particolare tipo di monocottura definita "monoporosa", adatta unicamente al rivestimento di interni poiché, a differenza delle normali piastrelle monocottura, è particolarmente porosa; solitamente si tratta di piastrelle molto sottili che possono essere venir ricoperte con differenti tipologie di smalti, compresi quelli lucidi-opachi che ricordano la maiolica.

Le ceramiche sono indicate per la pavimentazione di qualunque ambiente domestico poiché permettono una grande versatilità estetica: esistono piastrelle adatte per ogni stile, dal look più moderno ed essenziale a quello più sofisticato e classico è possibile trovare la soluzione su misura, perfetta per decorare la propria abitazione e non solo. Anche negli uffici, negli shoow room e nei locali pubblici la pavimentazione ceramica rappresenta un’ottima opportunità per il rivestimento e la personalizzazione degli spazi, anche di quelli esterni.


Con un’attenta progettazione, che tenga conto non solo della destinazione d’uso dei locali ma anche della loro luce, delle loro dimensioni e delle forme che li caratterizzano, è possibile ottenere pavimentazioni splendide ed originali (eventualmente coordinate con i rivestimenti murari, se presenti) attraverso l’unione di diversi colori, abbinando forme e formati differenti, giocando con i decori e scegliendo tra le infinite varietà di textures presenti sul mercato.


Per ambienti come il bagno e la cucina i formati classici sono (sia per i pavimenti che per i rivestimenti) il 10 x 10 o il 20 x 20, mentre per ambienti più spaziosi come i soggiorni si utilizzano solitamente formati di dimensioni maggiori, quali il 50 x 50, che possono essere posati non perpendicolarmente ma con le linee di fuga a 45° rispetto ai muri. In realtà, soprattutto per bagni e cucine arredati in stile moderno,  la tendenza odierna è quella di utilizzare pezzi di piccole dimensioni, di forma quadrata (come il 2,5 x 2,5) o allungata (2,5 x 10), soprattutto per i rivestimenti murari.


Di ciascuna linea di piastrelle ceramiche vengono inoltre prodotti non solo svariati formati ma anche numerosi “pezzi speciali” che permettono di risolvere tutti quei problemi di posa tecnologici ed estetici legati alle geometrie del locale da pavimentare come ad esempio i pezzi smussati che servono per ricoprire le pedate di una scala o in generale gli spigoli vivi e quelli che fungono da battiscopa.

Immagini tratte da: www.appiani.it

Sara Raggi

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