Come scegliere il pavimento perfetto per la propria cucina

Pavimento adatto per la cucina

La scelta del pavimento più consono per ciascun ambiente della propria casa è uno dei nodi fondamentali da affrontare nel momento in cui ci si accinge a ristrutturare un’abitazione o a progettarne una ex novo, per cui è necessario ponderare con attenzione tutte le possibilità esistenti per riuscire ad individuare con certezza quella che maggiormente fa al caso nostro.

Le pavimentazioni ed i rivestimenti murari di casa fungono da naturale “sfondo” a tutti i nostri momenti di vita e gli arredi in qualche misura gli fanno da cornice, per questo motivo è importantissimo riuscire a trovare fin da subito la soluzione ottimale: i pavimenti rimarranno sempre ben visibili sotto i  nostri occhi ed inoltre sono pensati per durare molto a lungo (difficilmente li sostituiremo dopo pochi anni, come potremmo fare con una sedia o una credenza!), per cui, per riuscire a creare l’atmosfera desiderata, bisognerà esser sicuri di aver fatto tutte le valutazioni del caso.

I fattori da tener ben presenti sono molteplici e ciascuno a suo modo determinante: di certo la scelta del pavimento non è un’operazione facile e proprio per questo non va in alcun modo sottovalutata.

Pavimento della cucinaQuando poi si parla di cucine la questione è ancor più delicata perché ci si trova a fare i conti con l’ambiente forse più problematico di tutta la casa: un pavimento di cucina dovrà poter essere pulito velocemente e dovrà essere particolarmente resistente perché con tutta probabilità potrà venire in diretto contatto con sostanze aggressive di vario genere (da quelle alimentari a quelle “chimiche”) ed essere soggetto a urti, calore e vapor acqueo.

Oltre alla praticità della soluzione prescelta poi, e dunque a prescindere dalla sua resistenza e dalla sua durabilità, nonché dalla facilità di manutenzione e di pulizia che la contraddistinguono, vi sono anche una serie di altre valutazioni da fare nel momento in cui ci si accinge a scegliere: chiaramente, non si può esulare dall’aspetto più prettamente estetico della questione, per cui a seconda dei gusti di ciascuno e dell’effetto che si desidera ricreare all’interno della propria abitazione si opterà per determinati materiali e non per altri.

Lo stile a cui ci si desidera ispirare per l’arredamento è importantissimo ed anch’esso in larga misura concorre a limitare la scelta orientandola verso determinati prodotti, finiture e colorazioni e non altri.

Quando poi ci riferiamo ai pavimenti di cucina è indispensabile anche valutare se ci troviamo a fare i conti con la tradizionale cucina abitabile o se invece siamo in presenza di un “angolo cottura” e nel qual caso che ruolo questo ricopre all’interno della zona giorno: nel primo caso si potrà decidere di optare per una pavimentazione differente rispetto al resto della casa, mentre nel secondo caso in genere si tenterà di uniformare il più possibile il tutto, sebbene sia possibile anche in questi frangenti elaborare soluzioni architettoniche particolarmente accattivanti che consentano di distinguere le due funzioni differenti delimitandole con pavimentazioni diverse, ma più che mai in questi casi c’è bisogno di uno studio attento e di un progetto ad hoc che guidi le fasi realizzative.

In ultima istanza bisogna sempre tener conto del prezzo al metro quadro del materiale prescelto e di quanta superficie dovremo coprire, così come non ci si potrà esimere dal valutare anche i costi, le modalità ed i tempi necessari per la posa in opera: sono tutti fattori che in fase di scelta possono incidere pesantemente, soprattutto se ci si trova ad intervenire sull’esistente e magari si desidera posare una nuova pavimentazione senza rimuovere la vecchia, se si dispone di un budget limitato, o se si ha fretta di concludere i lavori e si vogliono limitare i disagi.

Vediamo dunque di analizzare rapidamente quali sono le alternative possibili per il nostro pavimento di cucina, cercando di capire per ciascuna quali potrebbero essere i pro e i contro, in modo da fare una scelta il più possibile consapevole, che non si basi unicamente sull’estetica, ma che tenga in debito conto anche l’aspetto più pratico della questione.

Sara Raggi

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